Scontro al Nazareno

Il Pd proponga proporzionale

Se la questione che divide il partito democratico sulla riforma costituzionale è quella posta dall’onorevole Speranza nel suo intervento in Direzione, la contrarietà ad una legge elettorale che consente ad una minoranza di diventare maggioranza, il pd proponga il proporzionale. Fino a ieri non c’eravamo mai accorti che da quel partito ci fosse una preoccupazione espresse nei confronti del premio di maggioranza in quanto tale. Il Pd nacque dopo che la coalizione del centrosinistra, vinte le elezioni nel 2008 con uno scarto residuo sul centro destra, non riuscì a mantenere le sue promesse di governo. Veltroni lanciò un partito a vocazione maggioritaria in grado di guidare il Paese da solo purché messo nelle condizioni parlamentari di riuscirvi. Trovò una sponda perfetta in Forza Italia. Nessuno allora ritenne questa trama una minaccia alla democrazia. In Inghilterra una forza politica del 36 per cento può contare sulla maggioranza dei deputati a Westminster, in Francia che doppio turno premia una sola forza politica che altrimenti non raggiungerebbe mai nemmeno il 50 per cento dei consensi. Se oggi all’interno del Pd ci si è accorti che questa soluzione elettoralistica lede invece i principi della democrazia rappresentativa, buon per loro. L’Italia è stata proporzionalista per più di 50 anni e la repubblica parlamentare si esalta nel confronto fra le diverse forze politiche che ne rappresentano la popolazione. Il proporzionale è l’unica alternativa vera all’Italicum, un modello elettorale che completa il sistema maggioritario scelto dagli italiani nel referendum del ’94. Se nel Pd ora ci si è convinti che quel modello in questi venti anni ha prodotto tre diverse leggi elettorali senza mai offrire i risultati sperati, torniamo al proporzionale. In Germania il sistema elettorale proporzionale da risultati di stabilità eccellenti e le grandi coalizioni forniscono l’efficienza di governo promessa. Tutto il contrario di quanto il Pd ha sostenuto fino a ieri e non con Renzi ma con Bersani. Era Bersani a dire nel 2011 che voleva un sistema politico per il quale nella stessa notte dello spoglio si sapesse chi avrebbe guidato il governo. Se ci ha ripensato tanto meglio. E' la nostra proposta da sempre.

Roma, 11 ottobre 2016